Tuesday, August 28, 2018
Datagate nuove rivelazioni di Snowden “Una rete europea per spiare i telefoni”
Datagate nuove rivelazioni di Snowden “Una rete europea per spiare i telefoni”
Una rete europea di sorveglianza di massa delle comunicazioni, costruita da Germania, Francia, Spagna e Svezia con l�aiuto del Gchq (Government Communications Headquarters), l�equivalente britannico dell�americana Nsa. Le ultime rivelazioni di Edward Snowden, riportate oggi dal Guardian, gettano cos� anche l�Europa nell�occhio del ciclone del Datagate mostrando come quello del �Grande Fratello� non sia un copyright esclusivo degli Usa e trasformando anche i Paesi europei in colpevoli protagonisti di una rete di spionaggio andata ben oltre i limiti della privacy. Una rete nella quale non compare l�Italia anche perch� - come riportato dagli stessi documenti della �talpa� - dotata di servizi di intelligence �litigiosi� e limitati da �ostacoli legali�.
La rete svelata dalle informazioni sottratte da Snowden si sarebbe sviluppata 5 anni fa e prevedrebbe un monitoraggio delle comunicazioni telefoniche e di internet effettuato sia con intercettazioni dirette sia sulla base di relazioni segrete con le compagnie di comunicazione. L�alleanza, definita dal Guardian �elastica ma crescente�, avrebbe cos� permesso all�intelligence di un Paese di coltivare �legami� con le compagnie di un altro Paese per facilitare quella che i documenti definiscono una �pesca a strascico� di dati sul web. Pesca nella quale la britannica Gchq avrebbe avuto un ruolo guida nel consigliare i partner su come aggirare le leggi nazionali che restringono i poteri di sorveglianza dell�intelligence.
Ma gli ultimi �leaks� svelano anche �la frustrazione� degli 007 britannici nei confronti dei loro colleghi italiani, definiti �litigiosi� e �incapaci o non disposti a collaborare tra loro� a dispetto dell�intelligence degli altri Paesi coinvolti nella rete. Il Gchq, secondo i dati riportati dal Guardian, avevano in realt� chiesto all�Aisi di collaborare, trovando tuttavia responso negativo. �Gli italiani sembravano entusiasti ma ostacoli legali potrebbero aver impedito loro di impegnarsi�, � scritto nei documenti ai quali, in serata, hanno replicato fonti dell�intelligence italiana. I documenti di Snowden chiariscono che i servizi italiani �sono pi� garantisti� di quelli di altri Paesi e che �non sono disponibili ad andare al di l� di quanto previsto dall�ordinamento�, hanno affermato le fonti, spiegando come la litigiosit� evocata dagli 007 di Londra sia �una valutazione datata� in quanto relativa al periodo precedente o immediatamente successivo alla profonda riforma delle due agenzie Aise e Aisi. Una riforma che ha necessitato di un �complesso periodo di adattamento�.
Le rivelazioni del Guardian, pi� in generale, gettano per� una luce diversa sull�intero scandalo Datagate facendo in qualche modo da sponda alle parole del direttore della National Intelligence americana, James Clapper, che al Congresso aveva tacciato di ipocrisia le accuse dell�Europa agli Usa, nonch� a quelle del capo della Nsa Keith Alexander, che aveva sottolineato come fossero gli stessi partner del Vecchio Continente a fornire agli Usa informazioni sui cittadini europei. Di certo, dopo il Datagate, nulla sar� come prima. Secondo la stampa tedesca, Berlino e Washington starebbero per concludere un accordo di �non spionaggio reciproco� che partirebbe dal 2014, mentre oggi Germania e Brasile hanno chiesto all�Assemblea generale dell�Onu di adottare una bozza di risoluzione per per arginare �l�invadenza� della sorveglianza elettronica svelata dal Datagate.
Una sorveglianza sulla quale il Guardian e il New York Times, condividendo i �leaks� di Snowden, hanno oggi tracciato un quadro esaustivo, spiegando come tra i leader spiati figurino anche il segretario dell�Onu Ban Ki-moon e l�ayatollah iraniano Al� Khamenei e dando cos� nuovi dati sul �lato oscuro� della Nsa. Un lato oscuro che, con le rivelazioni di oggi, vede anche l�Europa protagonista in un �Grande fratello� dove vittime e carnefici sembrano ora confondersi in un quadro sempre pi� caotico e inquietante.
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